Una bella differenza

Di Ugo Morelli


Hic et Nunc


Non solo la supremazia ma anche l’ossessione per la purezza caratterizzano i comportamenti della nostra specie. Ci siamo sentiti talmente superiori agli altri animali che vorremmo antropizzarli o ucciderli: un lupo e un orso vanno bene se sono “educati” a comportarsi secondo un galateo umano. A partire dalla convinzione di essere la specie superiore per eccellenza e che il “resto” del sistema vivente esista solo per noi. Quel “resto”, però, oggi ci presenta il conto in maniera evidente e sempre più chiara. Ad accorgersene per prima, come sempre, è l’arte. L’installazione video di Stefano Cagol sulla facciata mediale del Museion di Bolzano è una prova evidente, insieme all’intero percorso di ricerca dell’artista, dell’importanza di riflettere e cambiare atteggiamenti e comportamenti di fronte al sistema vivente e all’ambiente della nostra vita. Evoke Provoke è il titolo dell’opera che coniuga efficacemente evocazione e provocazione: due processi di cui abbiamo quanto mai bisogno per riconoscerci parte del tutto nel sistema della vita di cui facciamo parte. La vita è differenza che genera differenze, eppure continuiamo ad avere un’ossessione per la purezza, che applichiamo persino alla nostra stessa specie. Basterebbe leggere le parole del Presidente Ugo Rossi sul Corriere del Trentino per rendersi conto di quanta difficoltà e quali contorti ragionamenti difensivi ci susciti la differenza. A proposito del Gay Pride, a cui ha negato il patrocinio, di solito concesso a destra e a manca, e di fronte alla domanda se farà almeno una telefonata di augurio di buona riuscita dell’incontro di sabato, Rossi dice: “Una telefonata non si nega a nessuno (sic!); su questi temi c’è il nostro impegno e abbiamo fatto atti concreti, per quanto riguarda le dichiarazioni del ministro Fontana (che ha dichiarato che le famiglie gay non esistono) mi astengo dal commentare”. Anche noi vorremmo astenerci dal commentare e forse basterebbe. Ma proprio non ci riusciamo. L’elemosina di una telefonata; l’impegno per atti concreti quando non si è riusciti ad approvare una legge contro l’omofobia in provincia di Trento; l’astensione dal commentare, non sembrano a dir poco coerenti con la Costituzione italiana e i diritti di ogni persona alla libera espressione di se stessa, né tanto meno con la carica istituzionale di Presidente della Provincia Autonoma di Trento, Presidente di tutti. Per non parlare del dato evidente di civiltà presente nell’iniziativa del Gay Pride e riconosciuto in tutto il mondo civile, provocando alla realtà trentina una distinzione che non sembra onorevole. La differenza ci fa paura e si può comprendere, ma abbiamo la responsabilità di viverla e riconoscerne le opportunità e la bellezza.