Alta formazione e innovazione

Di Ugo Morelli.
Archivio Sezione Hic et Nunc


Come fare tesoro di un accreditamento internazionale come quello dell’Unesco alle Dolomiti patrimonio dell’umanità? Perché è così importante non trascurare l’occasione che ci viene fornita e che non cala dal cielo, in quanto una piccola comunità di persone lungimiranti ci hanno lavorato per renderla possibile? Sarebbe quasi scontato vedere all’opera iniziative, confronti, modi di pensare che si attivano per valorizzare un’opportunità di collocarsi nel contesto planetario a partire da una risorsa naturale locale. Non è così. E come mai? Comanda la dittatura dell’abitudine e, come scrive un grande romanziere contemporaneo, Ian McEwan: “i limiti dei nostri strumenti mentali ci mantengono nella savana del nostro senso comune”. E accade allora che ci si chieda cosa ci dà l’Unesco; che addirittura si viva l’accreditamento come un fastidio e come un vincolo, mentre c’è, come sempre, chi ci pestola dentro e prova ad approfittarne. Luca Malossini ha indicato, nell’editoriale di domenica del Corriere del Trentino, il paesaggio come una ricchezza da tutelare. Per farlo ci vuole un salto di qualità, che è sia culturale che operativo, sia cognitivo che strategico. Non bastano le buone intenzioni e la conoscenza attualmente disponibile. Com’è noto una strada è stata intrapresa, con Step, la Scuola per il governo del territorio e del paesaggio, ma il cammino è difficile. Le resistenze al cambiamento sono tante e la creazione di una nuova cultura e di una nuova prassi esige un impegno determinato e profondo. A questo scopo si aggiunge adesso una nuova iniziativa di Step, di apertura internazionale e realizzata a Trento, anche per il Trentino. Si tratta del Master per la Conoscenza e gestione dei Beni naturali iscritti nella lista del patrimonio mondiale UNESCO (Dolomiti e altri siti montani gestione (Master WNHM-World Natural Heritage Management). Sia l’articolazione del Master, che è concepito per accogliere come partecipanti, accanto a coloro che già lavorano con ruoli di responsabilità, anche giovani laureati interessati a dotarsi di un alto profilo di conoscenze e capacità professionali, sia il coinvolgimento delle istituzioni nazionali e internazionali, consentono di mettere a disposizione della realtà locale un’occasione importante per porre al centro della società e dell’economia, l’ambiente, il territorio e il paesaggio. Vi è poi la connessione con la Fondazione Dolomiti Unesco, una realtà che è stata creata e merita una maggiore valorizzazione da parte di ognuna delle cinque provincie coinvolte, Trentino compreso. Il Master si propone come un’opportunità per i giovani e per chi già lavora, per immettere nelle realtà locali capacità professionali e modi di pensare che sappiano mettere in circolo la ricchezza naturale del Trentino, individuando inedite opportunità di valorizzazione. La cultura, la natura e il paesaggio, oggi sono le risorse fondamentali per questa terra e si tratta di fare una scelta. La professionalità è una delle condizioni decisive per farla.