Ugo Morelli a Tesero il 4 dicembre 2013 sul tema: IL VALORE DELLA DIFFERENZA. Un'altra vita e possibile

Hic et Nunc

in occasione della pubblicazione dei libri:
Ugo Morelli, Contro l'indifferenza, Cortina, Milano 2013
Ugo Morelli, Luca Mori, Il codice materno del potere, ETS, Pisa 2013.



Le scienze psicologiche e della cognizione sono i riferimenti fondativi delle attività di studio e di insegnamento del prof. Ugo Morelli. Nel suo lavoro pone riguardo particolare all’apprendimento umano, all’interazione mente-cultura e al miglioramento dei modelli e dei metodi dell’educazione e della formazione. Il suo ambito di ricerca abbraccia anche il lavoro organizzato e l’evoluzione psicologica e culturale delle forme di vita organizzativa, la ricerca per l’analisi e l’intervento in relazione ai conflitti e ai fenomeni complessi e controversi. Si occupa, inoltre, di esperienza estetica, creatività e innovazione.
L’appuntamento proposto dalla Biblioteca comunale di Tesero in collaborazione con l’Assessorato alla promozione culturale del comune e alla Cassa Rurale di Fiemme, si offre come una conversazione del prof. Morelli per presentare e riflettere intorno ai suoi ultimi due libri appena pubblicati.

In “CONTRO L’INDIFFERENZA. POSSIBILITA’ CREATIVE, CONFORMISMO, SATURAZIONE” (Ugo Morelli - Edizioni Libreria Cortina, 2013) la riflessione si concentra sugli indifferenti come figure umbratili di individui soli o di aggregati che sembrano gruppi che si aggirano negli spazi delle nostre vite. A loro fa difetto l’appartenenza, la progettualità e l’innovazione. L’ipotesi proposta è che l’indifferenza sia l’effetto di una sospensione eccessiva della risonanza consapevole con gli altri. La nostra sembra presentarsi come l’epoca dell’indifferenza, nel linguaggio della politica, nelle relazioni interpersonali, nelle esperienze di educazione e di cura, ma anche nel campo dell’arte. Tutto questo genera l’esigenza di comprendere come alimentare e sviluppare gli spazi e le possibilità generative e creative.

Ne “IL CODICE MATERNO DEL POTERE. AUTORITA’, PARTECIPAZIONE, DEMOCRAZIA” (Ugo Morelli, Luca Mori - Con un saggio di Carla Weber e introduzione di Alfonso M. Iacono - Edizioni ETS, 2013) gli autori riflettono sulla democrazia e sulla sua identità, mettendola in relazione/contrapposizione alla figura del “padre” e della “madre”. L’inizio del ventunesimo secolo è segnato dal sentimento di una duplice perdita, che per essere compreso sembra richiedere un ripensamento dei fondamenti dell’autorità. Accade però che la delusione per le promesse mancate della democrazia e la nostalgia del padre si traducano nella nostalgia di una fondazione “verticale” del potere e nell’attesa di nuovi leader. Eppure, la crisi della democrazia segnala oggi non tanto il bisogno di un padre, cioè di codici maschili e paterni che in forme più o meno evidenti e palesi non ha mai smesso di avere, quanto piuttosto il bisogno di un codice dell’accoglienza e dell’ascolto, dell’accessibilità e della differenza che genera differenza. Ciò di cui oggi siamo responsabili è la ricerca e l’invenzione di un equilibrio dinamico tra codice materno e codice paterno del potere.