L'altra faccia del populismo
Alcuni possibili motivi dell’identificazione complice dei seguaci

Di Ugo Morelli


Hic et Nunc


Più che gli spuntati e distratti strumenti della psicologia del potere, sono forse le vie della creazione letteraria ad aiutarci a capire il gioco perverso che porta ad aderire massivamente a forme di potere che generano, e soprattutto genereranno, guai e dolori per chi le segue e legittima.
Oltre alla classica questione della complicità ricorsiva e reciproca tra vittima e carnefice, ci devono pur essere altri meccanismi interiori e relazionali che portano ad agire un’adesione e un’identificazione complice con chi ci trascina verso il baratro e, soprattutto, fa cose che, se non da subito, nel tempo si riveleranno disastrose per noi.
È evidente, insomma, anche se comodo per noi non porla al centro, un’altra faccia del populismo: non quella di chi domina, ma quella di chi è dominato e delle ragioni per cui si fa dominare disponendosi molto spesso con compiacimento a identificarsi col dominatore.
Dice Elizabeth Strout in un’intervista a la Repubblica, parlando del voto che ha portato all’elezione di Donald Trump a presidente degli Stati Uniti d’America: “Ho sperimentato la parola ‘tradimento’ quando ho visto donne o latinos votare per Trump. Mi sono chiesto come potessero, con la sua misoginia e violenza. Ho disperato. Poi però mi sono ricordato dei grandi autori russi: hanno saputo narrare così bene come ci si possa sentire dentro tempi terribili, eppure sperare che passino” (22 gennaio 2017).

La più spinosa delle questioni: la prevalente adesione femminile.

Il bisogno del femminile di essere riconosciuta dal maschile.

Donne sensibilità-sessualità/Maschi invidia.

Amati Sass: voler bene alle vittime/ la questione transoggettiva e storica – vulnerabilità.

Il codice materno è più vulnerabile o no? L’assoggettamento femminile storicamente parlando gioca a favore della legittimazione del potere autoritario: chi è assoggettato è più disponibile ad aderire pur di stare appresso e sentirsi importanti.

Butler: assoggettamento e collegamento diretto col potere interno. Proiezione e Identificazione con quello che non sei , con quello che ti manca, un desiderio mimetico: desiderare il desiderio dell’altro. Il modello sociale della donna Musa.

Perché le mamme allevano figli maschi tiranni e ne assecondano la tirannia? Anche quando reagisci lui aspetta solo che ti passi ma non cambia, considerandoti isterica.

La storica subordinazione femminile e maschile: lavorare a farsi riconoscere da chi ha potere.

Martha Nussbaum