Mente e Paesaggio. Una teoria della vivibilità

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È in libreria e nei bookshop della rete l'ultimo libro di Ugo Morelli "Mente e Paesaggio. Una teoria della vivibilità", Bollati Boringhieri, Torino 2011.


Il paesaggio è per i luoghi ciò che la parola diventa quando entra in una storia.

Ognuno di noi ha un paesaggio nella mente e nel cuore. Un luogo dell’anima a cui è legato per origine o per scelta. O per tutte e due le cose. Che cosa ci incanta del paesaggio? Quali sono le ragioni che lo fanno somigliare a un’opera d’arte creata per noi dalla natura? Un luogo di elezione che assume a volte il timbro di una sinfonia e ci consegna il conforto di un calore quasi materno? Se si approfondiscono questi temi, come si fa in questo libro usando, tra l’altro, le vie delle scienze cognitive, il paesaggio diviene spazio di vita che connette il mondo esterno con il nostro mondo interno. Il paesaggio è sia dentro che fuori di noi e, mentre lo creiamo con la nostra immaginazione, a sua volta influenza i nostri stati d’animo, la qualità della nostra vita e la vivibilità nostra e della nostra specie. Ora che la nostra specie rischia la propria vivibilità sul pianeta terra, il paesaggio da sfondo assume una centralità che è figlia della malinconia e di un senso di perdita e che richiede un profondo cambiamento di idee e di comportamenti.
I volti dei propri cari e il paesaggio attorno sono le prime immagini del mondo per chi viene alla vita. In entrambi i casi si tratta di un’originarietà affettiva, che segnerà nel profondo, generando infinite risonanze. Alcune le conserva l’espressione «luogo del cuore», con cui si allude a un vincolo - tra quell’individuo e quel paesaggio - di intensità paragonabile a un rapporto d’amore. Di emozioni vitali, ma soprattutto della mente relazionale che le elabora, parla questo saggio di Ugo Morelli, e lo fa con un timbro e da un’angolazione del tutto inediti. Etica, politica, scienze cognitive, estetica vi confluiscono con sapiente levità e delineano un percorso dai mille, illuminanti, sconfinamenti, privo di recinzioni disciplinari. Il dentro e il fuori sono infatti la cifra stessa del paesaggio: il luogo non è un contorno o uno scenario inerte, e neppure il puro correlato naturale di uno stato d’animo, ma deriva sempre da un costrutto, da qualcosa che prende forma mentale e ridisegna insieme la terra e la nostra presenza su di essa. Ed è proprio la fondamentale coappartenenza di uomo e paesaggio a dettare uno dei precetti meno eludibili dei nostri tempi, ossia la responsabilità nei confronti dei luoghi.

"Decisivo è fare un esame di realtà chiedendosi
cosa ostacola il raggiungimento della
pienezza
della nostra seconda vita.
È a questo livello, infatti, che interviene, spesso,
la fallacia della nostra percezione nel
ritenere fissa
la natura apparente degli ordini istituiti,
che tendono perciò a presentarsi
come immodificabili e ineluttabili.
Il riconoscimento di quella fallacia può aprire
varchi alla
creatività, a patto di elaborare
il conflitto che interviene tra forza dell’abitudine,
dipendenza
dal passato e capacità creative distintive
di noi esseri umani. Si tratta di cercare di
accedere
alla riflessione sulla nostra condizione,
di pensare effettivamente, di pensare
davvero."


Viviamo sulla soglia
Abitiamo menti relazionali
È abitando le menti altrui che diveniamo noi stessi.
La storia di ogni bambino comincia da un ri-conoscimento
La storia dell’umanità comincia dal riconoscimento dell’altro (D. Abulafia)
È provando a immaginare di essere qualcun altro che ci riconosciamo.
Conoscersi è ri-conoscersi
L’altro è la fonte della nostra possibilità

Cambiare idea
Vincoli e possibilità di cambiare idea. Il dramma di esistere e di cambiare idea.
Possiamo avere un’idea e cambiare idea perché siamo animali simbolici.
Tensione rinviante e creatività

Vivibilità
Contro la natura
Con la natura
Siamo parte del tutto e situati. Ferita narcisistica.
Terra Aria, di Giovanni Sollima

Prima possibilità
La mente è plastica, incarnata, situata ed estesa
Risonanza incarnata e molteplicità condivisa
Siamo infanti simbolici di fronte alla prima possibilità.
Siamo una specie creativa.

Seconda vita
Diventiamo umani tante volte……..
Per nascere son nato
Confesso che ho vissuto
Ri-figurarsi
Mindfullness and beauty
L’arte spinge verso la possibilità di abitare le menti altrui e il mondo.